Allenamento di Gruppo – Alpe Tedesco

5 Agosto 2012 at 13:59
Il Gruppo – Fotografia di Paola Naldi

Il Gruppo –  Fotografia di Paola Naldi

La Vista – Fotografia di Luca Terruzzi

I Due PlayBoy – Fotografia di Luca Terruzzi

Il Tatuato – Fotografia di Luca Terruzzi

Lo Sposino – Fotografia di Luca Terruzzi

05.08.12
Allenamento di Gruppo – Alpe Tedesco (VA)
A chi si lamenta per il caldo in questi giorni do un consiglio: Alpe Tedesco.
Non si tratta di un luogo in terra straniera, ma di un nostranissimo lembo di terra nei pressi della Valganna, a pochi kilometri da Varese.
Per domenica 5 agosto c’era un mezzo accordo con lo stambecco Antonio per un giro sulle Grigne; un téte a  téte tra me e lui, visto le innumerevoli defezioni degli altri compari di saliscendi, post “addio al celibato” al Pian delle Alpi.
Quando ormai ero sconsolatamente pronto alla sveglia delle 4.00 l’indomani per raggiungere la vetta della Grigna Meridionale, ecco l’evento che non ti aspetti: una telefonata  proprio di Antonio. Già il fatto che Antonio telefoni è un fatto inatteso…meglio ancora…che usi il cellulare è un fatto di per sé inatteso…o precisando…che tenga il telefono acceso è un vero scoop! Ad ogni modo: il Nostro telefona, proponendo un cambio al programma…un giro meno impegnativo, data la vicinanza con la nostra prossima parenza per la CCC, ma per questo non meno allenante: l’ascesa all’Alpe Tedesco.
Io non conosco il posto, ma mi fido ciecamente delle indicazioni dello stambecco etneo, e per giunta ero felicissimo di poter dormire un paio d’ore in più!
Arrivato, sempre di buon ora, presso il solito ritrovo domenicale, con stupore non riconosco il solo Antonio, ma un “esercito” di tartarughe che –come funghi- spuntavano qua e là lungo il viale.
Sì, perché Antonio deve averci preso gusto col telefono la sera prima, ed ha convocato un folto numero di compagni di corsa, attirati evidentemente più dall’asfalto del Valganna che dai sassi della Grigna: a conti fatti abbiamo lasciato “il porto” in 9, capitanati dal Presidente carico di speranze tanto per una bella sgambata, quanto per la possibilità di trovare qualche fungo lungo il tragitto: personalmente non ne ero a conoscenza, ma pare che il Giorgio sia uno dei fungiatt più temuti dai porcini lombardi!
Arrivati in loco puntiamo subito alla salita tutti uniti, tanto i prodi iscritti alla CCC quanto il gruppo di camminatori,  rappresentato da Elisa e Paola. Il passo è inevitabilmente diverso tra i primi e gli ultimi del gruppo, ma tutti compiono il loro dovere fino al primo traguardo, laddove la strada scollina per volgere verso Cuasso prima e Porto Ceresio poi.
Prima di quel momento, tuttavia, tutti ci siamo sciroppati un 5km con una pendenza credo prossima al 10% sotto le fresche frasche dei faggi che avvolgono la sede stradale dal primo all’ultimo metro. A quel punto il gruppo si è diviso, tra quelli che hanno preferito un ristornate ritorno all’auto con caffè (a conti fatti comunque oltre 12km anche per Paola ed Elisa…non dico una LUT completata…ma di certo un buon inizio!) e chi ha deciso di continuare dopo altri “giri in giro” fino all’ascesa al Monte Poncione: non certo una vetta himalayana, ma comunque uno dei sentieri per brevi tratti tra i più ripidi e pericolosi che un trailer possa incontrare!
Consiglio a chiunque passi in zona di provare l’ascesa perché anche quella fatica, alla fine, ha il suo perché, rappresentato da un fantastico punto di osservazione che abbraccia i laghetti della Valganna, il Ceresio e persino le sponde del Lago Maggiore, con il relativo contorno di cime per la foto ricordo di rito.
Una bella gita, nel fresco di un fitto bosco, nei fatti una “mezza” decisamente impegnativa che tuttavia credo si possa ripetere anche in previsione di qualche prossima maratona da correre, ovviamente, su strade asfaltate.
Dopo il “gratta e vinci” di rito (a proposito: qualcuno sa dirmi se abbiamo grattato qualcosa di buono?) ed una sosta ristoratrice siamo rientrati giusto in tempo per i miei impegni di famiglia per il pranzo. Come promesso lo stambecco Antonio mi ha riportato a destinazione entro l’orario che aveva preannunciato come – e meglio- di uno svizzero di Shaffusa. Che organizzazione perfetta. Grazie a tutti i presenti per la bella giornata!
Nota di colore. Il Presidente è rientrato con un paio di funghi: non so se fossero commestibili o meno…ma se qualcuno fosse invitato a casa sua per un risotto ci pensi seriamente prima di accettare!
Luca Terruzzi
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