La mia prima nove Colli

6 Giugno 2022 at 14:00

Tutto è partito per caso, mentre si faceva un’uscita con gli amici, Antonietta e Antonio, si parlava di tor e nove colli. Pur di spronare la campionessa Antonietta a partecipare per l’ennesima volta, le proposi di farla insieme, anche camminando…visto che la preparazione ad affrontare questa fantastica corsa non era nelle mie gambe…ma come prima risposta ho avuto un bel due di picche, ho tenuto duro e l’ho sfinita nelle uscite successive, fin quando dopo un po’ di tira e molla mi disse categoricamente NO! Ma avevo ancora una freccia nel mio arco (Margherita) che dopo una chiacchierata di mezz’oretta è finalmente riuscita a convincerla. Si parte per Cesenatico, subito ci troviamo in un ingorgo infinito. Tutti fermi per incidente e si ritarda l’arrivo nella cittadina romagnola di ben due ore. Nel tardo pomeriggio finalmente prendiamo possesso delle camere e via poi a rifocillarci meritatamente. Il mattino arriva dopo una notte passata tranquilla e riposante. Colazione, pit-stop e finalmente mettiamo questo benedetto pettorale…si comincia ad entrare nel vivo della gara… briefing, si scherza con i compagni di avventura. Antonietta, Lucio, Marco e il mitico Maurizio detto sherpa… quest’ultimo comincia a danzare sulle puntine un uomo elettrico, sente la gara come i veri purosangue, non sta fermo un’attimo. Allaccia una miriade di volte le scarpe, stretching, insalata di riso, caffè… La povera Sonia non vede l’ora che si parta in modo che il purosangue sfoghi la sua irrequietezza. Mezzogiorno, si parte sotto un sole cocente, probabilmente la temperatura si aggira intorno ai 40 gradi ma noi era già da un’ora che arrostivamo lentamente. I primi 21 km sono massacranti, bevo e mi bagno spesso. Dopo circa due ore e dieci arrivo ai sette crociati, primo ristoro. Antonio mi si avvicina e mi dà la bella notizia che ci hanno aperto la macchina e rubato i portafogli…ottimo!!!

Comincia la salita verso il primo colle e “alleluia” posso finalmente godermi il panorama dei colli Romagnoli, vero motivo per cui sono qui…il sole brucia ancora, bevo quello che ho ma all’improvviso vedo una macchina bianca, all’interno Carla, moglie di Diego…” tutto bene sette? -Si grazie,- vuoi dell’acqua fresca e frizzante?” Non mi sembra vero!!!

Scolo quella bottiglietta come se non avessi mai assaporato la bontà dell’acqua! Proseguo, caldo, i piedi bollono, chiedo ad Antonio un cambio scarpe con la suola un po’ più spessa, sembra vada meglio. Caldo…ad un certo punto vedo santa Simona con in mano un ghiacciolo, me lo offre senza esitazione. Divorato in men che non si dica…caldo…più avanti ritrovo ancora Antonio, Simona e il piccolo Samuele davanti ad una villetta dove la gentile proprietaria invita i tre a raccogliere le fragole, dando a Samuele un camioncino di plastica, dove porre il raccolto e offendo loro anche dei fantastici biscotti fatti in casa ma aimè, in un angolo vedo quello che non avrei voluto…Lucio in crisi e costretto al ritiro, il caldo comincia a mietere vittime…proseguo imperterrito, il mio obbiettivo iniziale lo vedo avvicinarsi. Il motivo per cui sono qui, comincio finalmente a godermelo.  Silenzio,  il sole inizia a chiudere un occhio e sbadigliando va verso il tramonto! Colori fantastici, profumi di campagna collinare che avevo dimenticato da tempo. Il solo rumore che squarcia il silenzio è il cinguettio degli uccelli…Mi si affianca un’auto con all’interno Simona alla guida, il piccolo Samuele e Lucio che mi riporta alla realtà…”sette hanno allungato di un quarto d’ora il cancello ma se non corri non ci stai dentro”…mi sono imposto di non correre e godermi questa esperienza fin dove posso, quindi la mia risposta è stata ” fa niente io non corro”. Dopo una dozzina di km arrivo al famigerato Cancello ed anche se ho sforato di due minuti, Castagnoli dice che chi vuole può proseguire. Ma la mia decisione l’avevo presa già dalla partenza e dò forfet. Vedo arrivare Marco, anche lui con qualche vescica decide di continuare ma il prossimo cancello  è a ben 30 km. E purtroppo dopo qualche km è anche lui costretto al ritiro.

Saliti in macchina, raggiungiamo Antonietta, la sua gara continua ma dopo il Barbotto le vedo la faccia stanca…haia…prosegue…notte. io mi faccio rapire da Morfeo ma Antonio e Marco seguono ancora la nostra campionessa. Mi sveglio e la ritrovo raggiante. “Sto bene le gambe vanno e la notte è ormai passata insieme alla crisi, io continuo ”

Purtroppo però dopo ben quasi 140km è costretta anche lei a ritirarsi a causa di una vescica che le prende tutta la pianta del piede. Ormai non ci resta che tornare a Cesenatico e aspettare e tifare per il nostro immenso Maurizio, esempio di tenacia, sportività e grande moralità che con la sua goliardia alza il morale a tutti.

Il resto è storia scritta dallo sherpa che con i video condivisi avete avuto tutti la fortuna di gioire insieme a noi per questo grande uomo.

P.s. il prossimo anno si ritenta con un po’ di preparazione…chi avrà voglia di cimentarsi in un’esperienza del genere sarà fortunato al di là di qualsiasi risultato, perché come dice Castagnoli, solo a provarci sei già vincitore!

Grazie.

Sette