Settimio racconta la sua UTMB

Penso che nessuno di chi ha fatto un ultra trail, possa dire di non aver avuto un piccolo acciacco fisico o una crisi psicologica. Dalla mia esperienza posso dire di aver avuto entrambe…ma quando raggiungi degli obbiettivi come l’UTMB, tutti i problemi che hai affrontato svaniscono e rimangono solo bellissimi ricordi che ti fanno accaponare la pelle.
La spettacolare partenza con lo storico pezzo musicale che accompagna gli atleti per tutto il viale, i bambini che ti chiedono il 5, le persone che incitano e urlano “BRAVÒ LORÁ” per i primi 8 km. Il vento, la pioggia, la grandine, la neve, l’acqua, il freddo e il sole che ci hanno accompagnato per i 167 km, rimarranno per sempre un indelebile splendido ricordo. Sportivamente penso di essere l’uomo più invidiato delle TDK per aver avuto come compagna una tosta tartainox che per me è “OMBRA” e mi auguro di averla ancora come compagna di 1000 avventure.
Quest’anno ero sicuro che ci avrebbero estratti, fin da quando abbiamo deciso di partecipare, ho avuto al sol pensiero, l’adrenalina e l’emozione di poter partecipare a qualcosa di grande e sentivo che non avremmo deluso le aspettative, arrivando fino in fondo.
Ho dovuto pazientare 8 mesi per poter smentire l’anatema di ITRA, che secondo le sue previsioni, non mi dava chance come finisher. Quindi ragazzi, non permettete a nessuno di dirvi quello che potete o non potete fare…sognate e provateci, chi fa la differenza siete voi stessi.
Ringrazio infinitamente Fabio e Antonio, che ci hanno supportato nei vari punti vita e ristori e hanno vegliato sul nostro luunghisssimo sonno. Grazie anche ad Antonietta, Carla, Daniela, Gianni, Edoardo e Mattia, che hanno voluto perdere qualche ora di sonno per  venire ad incitarci agli ultimi ristori…quando li ho visti con brioches e caffè, ho avuto la certezza di portare a termine la nostra fatica. Infine, grazie a tutti voi che da casa avete fatto il tifo come solo le TDK sanno fare. Grazie e, sognate tartarughe, sognate!!