Maurizio (detto Sherpa) e la Nove Colli Running
Introduzione
Molti lo chiamano Sherpa, alcuni PTL; da questi soprannomi è chiaro che è uno di montagna.
Quando si incontra con Oscar, altro montanaro DOC, inizia il cinema perchè il loro è un rapporto alla Coppi-Bartali, grande allegria, grande ironia, grande rispetto e complicità; insieme hanno fatto imprese memorabili.
A noi, personalmente, sembrano due consuoceri mancati.
In questo mese di maggio, Maurizio è sceso dalla roccia all’asfalto, si è fatto i 204 km della Nove Colli e una settimana dopo i 100 del Passatore arrivando al traguardo delle due prove con il suo sorriso sornione, quasi a chiederci: pensavate che non ce l’avrei fatta?
Maurizio vuole condividere con noi un suo pensiero, leggetelo con uno spirito “un po’ così” alla Maurizio.
Annunciamo la prossima uscita in fascicoli settimanali o mensili di:
NOVE COLLI – la passione di Maurizio
Nell’attesa pubblichiamo alcune recensioni:
CORRIERE DELLA SERA: “ Racconto epico a tratti lucido. L’indugiare in descrizioni masochistiche, non nasconde il piacere dell’autore per queste pratiche.”
PROF.DE ROSA (scopritore e preparatore dei famosi atleti kenioti): “ Finalmente il saggio fondamentale che mancava rivolto ai principianti e agli atleti evoluti: lo consiglio a tutti. (basta fare il contrario di tutto ciò che dice).
WOODY ALLEN: “ se avessi avuto quell’impercettibile umorismo, sarei diventato famoso.
GIGI MARZULLO: “ leggendolo, vengono spontanee molte domande: Maurizio si fa o ci fa? La nove colli è un traguardo o è una partenza?
DOTT. FELICE TESTA (primario reparto psichiatrico ): “ l’ho fatto leggere ai miei pazienti per insegnare loro cosa succede se si ragiona con i piedi. Risultato? Al grido di – spegni il cervello e vai -, alcuni si sono già iscritti alla nove colli 2017.”
SORRISI E CANZONI TV: “ Non arrivava più! Non fosse altro per questa interminabile attesa, l’opera si presta a diventare una telenovela con l’ interprete più fascinoso e flagellato degli anni.”
MAURO CORONA: “ perché vivere è come scolpire, bisogna togliere: solo allora viene fuori la scultura nella sua essenza. – togliere per apprezzare – (da confessioni ultime). Per il protagonista, la sgorbia è la strada e lo scalpello i kilometri. Di pezzi ne ha persi molti, ma ancora non si intravvede l’essenza. Speriamo non ci sia bisogno dell’autopsia per trovarla.”
VITTORIO SGARBI: “ senza un minimo di vergogna!! Capra. Capra. Capra.