Elba Trail 2012

22 Aprile 2012 at 14:46

Eccoci finalmente! Ci è voluto un po’ di tempo per raccogliere tutto il materiale, permettere a chi voleva raccontarci qualcosa di farlo (o decidere di aver aspettato anche troppo… ) e poi riordinare e selezionare le tantissime fotografie.

Che esperienza quest’anno l’Elba Trail. Per i veterani tra noi della gara che hanno concluso tutte le edizioni è stata una conferma organizzativa, ma certamente l’edizione più emozionante di sempre.
Vorremmo cominciare questo articolone (che per un attimo ha rischiato di divenire un mini-sito a se) con un dovuto ringraziamento a Luca che ha coordinato tecnicamente la trasferta.
Doveroso è il ringraziamento ad Alberto, che ha corso la sua marathon des sables raccogliendo fondi per il progetto EleonoraXvicerE e alla cordata dei suoi sponsor (un gruppo di piccole imprese di Caronno Pertusella: Vanni Bergagni, Omar Sinelli e La Schedina Snc).
Spontaneo è l’applauso per Vibram S.p.A. il cui management, sicuramente indirizzato dall’amico Corrado, ha voluto destinare una parte dei loro fondi 2012 per le Charity al progetto EleonoraXvincerE.
Non ultime vanno ringraziate le tartarughe tutte che hanno partecipato con entusiasmo prima e dopo alle iniziative legate all’Elba Trail.
Senza dilungarci troppo vorremmo dare dei numeri, per far capire che le tartarughe sono persone di sostanza:
  • 30 le persone che hanno partecipato alla trasferta;
  • 4 gli atleti che hanno corso la gara di 15 Km;
  • 9 gli atleti che hanno corso la gara sulla distanza Ultra di cui 1 ospite di un’altra squadra che per “simpatia” ha indossato i nostri colori;
  • 1700 gli euro raccolti, al di la delle quote di partecipazione, dalle Tartarughe grazie ai loro sponsor per il progetto EleonoraXvincere;
  • 120 i litri di birra consumati, 54 le bottiglie di rosso stappate e 27 i salami tagliati…
Questi i risultati sul campo:
7000 Passi – 15Km
  • 75° FREGNAN CRISTINA 2:17:20
  • 76°  AMATI EDOARDO 2:17:21
  • 91°  GEROLI ROBERTO 2:32:41
  • 106°  ESOPI MARIA ASSUNTA 2:52:45

Elba Trail – 46Km 2600+

  • 44°  ISERNIA RUGGIERO 6:49:59
  • 47°  CREPALDI MAURIZIO 6:56:33
  • 62°  PAGANI FABIO 7:16:14
  • 94°  CASTROFLORIO ANTONIO 7:50:59
  • 117°  DONEGA’ DIEGO 8:07:05
  • 189°  TERRUZZI LUCA 9:32:44
  • 198°  PAPINI ANDREA 9:44:23
  • 220°  PERRONE SETTIMIO 10:32:58
  • 232°  PIPPO FABRIZIO 11:50:41

Tutti al traguardo, tutti bravissimi!

A questo punto cediamo la parola a coloro che del giro delle Tartarughe hanno voluto scrivere a memoria delle sensazioni vissute in quei giorni.
Alleghiamo anche una serie di suggestioni fotografiche che speriamo possano aumentare la rimembranza dell’esperienza vissuta.
La “favola” che ha scritto per noi Diego

Ciao a tutti,

con questo racconto volevo favi sentire le mie personali sensazioni che sono poi mutate piano piano in emozioni, dandomi maggiore sicurezza sul fatto di che meravigliose persone siamo!

L’idea di partecipare all’Elba trail è nata fin da subito, forse ancora prima che le tartarughe della kirghisia si costituirono, esattamente come succede nelle favole, gli autori stavano scrivendo una storia meravigliosa con un tantino di magia.
Il viaggio è stato diretto e organizzato viaggiando con un pullman, era talmente autonomo che oltre che trasportare le persone trasportava anche le proprie intenzioni e i buoni propositi, era di sicuro quello di portare lungo una strada che attraversava un pezzo della nostra bella Italia per raggiungere un’isola bellissima , con un viaggio che a me personalmente si è via via tramutato in missione, in effetti le tartarughe portavano con sé aiuto, ho sentito e visto negli sguardi dei passeggeri del pullman riempirsi sempre più di gioia, inconsapevoli all’inizio, appagatissimi alla fine , come nelle migliori favole.
Raggiunto Marciana Marina ho da subito respirato una bellissima aria, non solo per i profumi del mare e della natura rigogliosa, la gente che mi circondava era con un tono elevato, molto bella con un senso di accoglienza che mi faceva stare bene. Mi è apparsa lei, una signora elegante nel suo intelletto, così emanante di generosità nel suo profondo, il solo starle vicino mi dava sicurezza, devono aver provato la stessa cosa anche tutti i bambini del Madagascar, quelli molto poveri, quelli che prima di conoscere quella signora non possedevano nulla, ora invece possiedono addirittura una scuola,ci siamo fatti uno scambio di regali, come facevano i nativi delle Americhe,ci siamo guardati dritti negli occhi e lei mi ha sussurrato due parole, io gli ho risposto con una sola… Grazie!
Già, si è svolto anche il trail, quello competitivo e molto tosto, quello un po’ meno tosto, ma siccome noi vivevamo in una favola, gli stupendi organizzatori hanno dato l’opportunità di misurarsi in un giro più tranquillo, cosi facendo nessun partecipante poteva ignorare quello che Eleonora ha causato. Io personalmente non la conoscevo quando durante la sua vita era in grado di donare un sorriso a tutti, di sicuro l’ho conosciuta la mattina della partenza del trail, alle ore 6,30 è stato dato il minuto di silenzio per ricordare Eleonora, in quello stesso istante è calato il silenzio dei trailer, si sentiva solo il mare gonfiare e in cielo sopra di noi è apparso l’arcobaleno, ecco Eleonora è venuta a salutarci, ho chiuso gli occhi per un attimo egli ho sussurrato… Grazie.
A me è toccata la più tosta, anche perché me la sono scelta, di sicuro l’emozione più forte l’ho provata all’arrivo, percorrendo gli ultimi metri mi sono accorto che le Tartarughe mi aspettavano, alcune di loro li hanno aspettati tutti, coinvolgendo man mano gli altri a incitare e festeggiare anche gli ultimissimi che concludevano la loro grande impresa. All’Elba trail è maturata una grande squadra.
Il giorno che si partiva per il rientro, gli sguardi e gli umori di noi tutti erano cambiati, mi sono accorto che alcuni avevano rinforzato le amicizie che già erano di un buon livello, io personalmente ne ho guadagnate di nuove e che guadagno ragazzi!!
Favole così si possono vivere sempre, vanno solo scoperte, io ne sono entrato come umile servo, ne sono uscito condottiero immortale! Grazie Tartarughe della Kirghisia.
La mail che ci ha inviato la neo-tartaruga Fabrizio immediatamente dopo la trasferta

Carissime Tartarughe,

Non so proprio che dire. L’anno scorso gli amici Andrea e Luca mi hanno portato a vivere un’avventura che rimarrà per sempre tra i pensieri che mi aiuteranno a credere nella bellezza e nella forza della natura quale vero motivo per credere nella vita. Essere in un emozione così forte con tutti gli occhi, dentro al naso fino a tappare le orecchie, mi ha fatto tornare bambino, quando ancora sentivo e mi accorgevo di tutto.

Quest’anno vi siete superati! Incontrandovi ho conosciuto assieme alla mia famiglia tante e tutte persone meravigliose. Quindi quest’anno ci avete regalato la possibilità di condividere con altri un momento così straordinario. Che magia! 🙂 Ci siamo sentiti voluti bene nonostante fosse la prima volta che ci si incontrasse. Antonio, Maurizio, Diego, Cristina e tutti gli altri. Grazie di cuore.

A sugellare l’esperienza trascorsa insieme c’è stata la mia iscrizione alle Tartarughe della Kirghisia. Semplicemente onorato, sarà elencato nel mio curriculum.

Non faccio cenno al progetto dei bambini del Madagascar che sta alla base di queste nostre esperienze poiché è qualcosa di talmente grande che… mi fa un pò paura. Per ora lo condivido e partecipo solo passivamente. Mi piacerà crescere con te per poterne diventare parte integrante. 🙂

Grazie, grazie ancora Andrea. Spero che il nostro cammino insieme sia ricco di questi momenti entusiasmanti.

Anche Paola, la fidanzata della nuova tartaruga Roberto, ci ha deliziato con un suo racconto
Qualcuno dice che avrei dovuto scrivere a caldo i pensieri, le sensazioni, le emozioni, qualcuno addirittura prima di partire…io non ho idea di che tipo di racconto volevo o voglio fare, quindi prendete queste parole per semplici pensieri, di un’accompagnatore affezionato, già prima di partire, perchè questo gruppo, ‘le tartarughe’, lo conosce dai racconti dell’amico Papini.

Non sono preparata a quello che mi aspetta, in questi 3 giorni, l’incontro con le Tartarughe è a dir poco carico di energie, i ragazzi hanno la gara chiara nella testa e lo scopo che li anima è forte!
Qualche tempo fa, mi sono lasciata coinvolgere e a mia volta, coinvolgo Roberto, il mio compagno, a fare una gita all’elba, Andrea e la squadra (x la prima volta come Tartarughe della Kirghisia) correranno ancora una volta il trail di ‘Eleonora x vincere’, e hanno organizzato un pullman con atleti e accompagnatori.

Qualche tempo prima di partire, Andrea ci informa, che ha iscritto Roberto alla 7000 passi (15 km in montagna) il pensiero che mi martella la testa è: ‘a Roberto non piace correre, 15 km sono tantissimi… questa volta mi ci manda!’… negare che sono preoccupata x lui, sarebbe una bugia, lo osservo quasi intimidita, ho paura che lo faccia per non deludere l’amico che ci ha coinvolto, ma lo spirito dell’atleta che è in lui e l’aria che si respira con le tartarughe e li all’elba è troppo forte, per rinunciare.

Roberto al primo ristoro, arriva con 20 minuti di distacco da Cristina e Edo (che allenati lo hanno distaccato alla prima salita) lo aspetto con ansia e quando arriva gli chiedo se ce la fa, mi guarda e con gli occhi lucidi, riesce a dirmi ‘non sai quante volte ho maledetto Andrea’ beve, gli chiedo, ‘ti senti bene?’ mi risponde di si e che anche soccorso una ragazza per strada che non stava bene, che nel frattempo ci raggiunge, lui chiede a lei, se continua e la ragazza ringraziandolo di averla aspetta gli dice che per oggi si accontenta così…mi giro verso di lui e gli chiedo se si vuole fermare e ritirarsi… mi guarda e dice, ‘NON CI PENSO PROPRIO!!!!’ vedo che riparte, su per quella strada, che lo riporta sulla la montagna e poi in discesa verso il mare…arrivano Cristina e Edo che tagliano il traguardo insieme, la prima cosa che fa Edo, prende il telefono e chiama Roberto per sapere a che punto è, lo incoraggia e gli dice FORZA sei quasi arrivato… poi dopo 15 minuti, eccolo sulla strada che arriva, Cristina e Edo gli corrono incontro e lo accompagnano negli ultimi metri che lo separano al traguardo, gli strisciano il pettorale e gli mettono la medaglia, lui mi cerca e vuole la maglietta che le Tartarughe gli hanno dato, mi dice ‘ora posso metterla!’ Qualche foto di rito, un paio di commenti a caldo e poi tutti a farsi una doccia, stanno per arrivare i prima della 46km…

Cristina aspetta ogni singola Tartaruga e corre incontro a tutti, con un sorriso, e con un sorriso sul viso arriva ogni Tartaruga, chi presto, chi tardi arrivano tutti i nostri atleti, la squadra è al completo, sono tutti interi e tutti ‘finisher’ come dicono loro!

Porto a casa una bella esperienza, carica di energia e persone che mi resteranno nel cuore.
Ho la sensazione che questo incontro con loro è solo l’inizio di una nuova esperienza di vita…
Grazie!

Intervista semiconscia raccolta dall’amico Corrado tra una fetta di torta di mele, una birra, e una slide delle Torri dei Giganti

Paola: C’e’ stato uno che mi ha detto “ Ti aspetto io!”

Corrado: Aspetta, di cosa stiamo parlando?
Paola: Del pasta party, Edo esordisce dicendo, Roberto ti aspetto io stai tranquillo!”
Corrado: Aspetta, iniziamo dall’inizio.
Paola: La corsa. Il Trail dell’ Elba, la 7000 passi. Non so perche si chiama cosi. Non ho studiato.
Daniela: Neanche io l’ho mai fatta
Paola:  Neanche io. Ho assistitito
Corrado: Cosa ti ha colpito?
Paola: L’energia di questo gruppo.
Corrado: La vedo nella tua risata.
Paola: Sono dei trascinatori, le Tartarughe sorridono un sacco.
Corrado: Da quanto stai nelle Tartarughe?
Paola: Dal sabato prima!

Corrado: Come sei diventata Tartaruga?

Paola: Io non sono Tartaruga. Io le appoggio per adesso. Ma lo diventero’. [Diego Donega’ arriva e le da un bacio] Mi trovo bene, sono delle belle persone e sono molto accoglienti. A me e Daniela ci hanno fatto sentire a casa. A me e Roberto, che e’ il mio findazato, che anche lui ha fatto la sua prima gara all’Elba Trail, e dunque anche primo trail della sua vita! Wow!. E’ ciclista. A lui gli farebbe schifo correre, ma siccome gli piace tantissimo la montagna. allora correre in montagna si puo ‘fare!

Corrado: Democratiche le Tartarughe. C’e’ spazio per tutti. La passione insegna. Ma tu hai corso?

Paola: No ho fatto una passeggiata

Corrado: Quanto lunga?

Paola: Sei chilometri, forse tre. Un’ora di passeggita e due di chiacchera. In paese. Con una scarpa di un numero e una di una altra.

Corrado: Complimenti. Un nuovo tipo di collaudo!?!

Paola: Ho un unghia nera anche io. Sono orgogliosa!!

Corrado: Ma le Tartarughe come sono andate?

Paola: Bene. Spono tornate tutte a casa

Daniela: Tutti interi, tutti hannio finito. Tutti finisher.

Corrado: Ti hanno fatto venire voglia?

Paola: Un po’ ho ancora “paura”, ma lo so che pirma o poi il Diego mi coinvolge.

Corrado: Un ricordo su tutti?

Paola: La Cri che aspettava tutti; non se ne e’ perso neanche uno. Non ha mangiato! Il Luca che abbandona lo zaino e tira sua la suia bambina sfinito. Il sorriso sulla faccia di tutti. Pagani e la sua testa pelata.

Daniela: anche quello bello, il nuotatore Pippo, in realta Fabrizio – quello che si e’ iscritto sul pullman togliendosi la maglietta sua e inodssando quella tecnica con la tartaruga in un solo colpo di spalle – e’ arrivato per ultimo!

Corrado: Prossimo anno?

Paola:  Sicuramente! Servizio scope, No io no. Faccio proprio la Pattumiera. Aspetto tutti!

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