23° Giro dei Cinque Paesi

20 Gennaio 2013 at 22:19
20.01.13
23° Giro dei Cinque Paesi  – Sumirago (VA)

La giornata a Bollate non è delle più invitanti. Una fastidiosa pioggerellina riempie l’aria e riduce la già scarsa luce del mattino.
Mi sveglio presto, sono previsti passaggi nei sentieri e devo fasciare la mia caviglia che ancora fatica a riacquistare stabilità.

Il ritrovo a Saronno e con Fabio e Laura, alle solite Rotonde, io e Fabio arriviamo prima e ci godiamo un caffè. Laura ci raggiunge poco dopo tutta imbacuccata in un piumino.

Via verso Sumirago. L’autostrada corre sotto le ruote e l’acqua che bagna il vetro si fa sempre più densa. Il paesaggio cambia con i chilometri e man mano il grigio e il buio lasciano lo spazio al bianco della neve.
Giunti sul posto ci troviamo primi nella palestra del centro sportivo. Cinque minuti di attesa e arriva il primo della comitiva del raduno Caronnese, Roberto. A lui segue l’intera festosa comitiva.

Come al solito arrivano le Tartarughe e cambia l’atmosfera del raduno.

Sono tutti armati di borse e si cimentano nel cambio di abbigliamento per la corsa, unica eccezione Antonio che a questo giro finalmente di è deciso a curare il piede che da più di un anno lo infastidisce. Siamo tutti con te, ti rivogliamo in forma!

All’appello manca un amico, Diego. Ieri Carla, sua moglie, ha postato su Facebook “Tu ora stai sicuramente insegnando agli angeli come si lavora a maglia…ma io come posso vivere senza le tue carezze e i tuoi baci quotidiani?”. Tutto chiaro ahimè, stavamo seguendo il progredire della situazione da giorni. Carla e Diego, le Tartarughe vogliono unirsi a voi anche con queste poche righe, ricche di affetto. Vi siamo vicini amici.

Passano pochi minuti che arriva il momento di partire. Il gruppo dei camminatori oggi si arricchisce di Antonio che parte con Luigi, Angela e Crisitina alla volta della 6 km. Cristina… ben tornata! Speriamo la gamba guarisca e tu possa tornare presto a misurarti su altre distanze.

Si forma il gruppo dei corridori che compatti si avvia all’uscita dal paese. Alberto, Antonietta, Luca, Roberto, Daniele, Giorgio, Settimio, Davide e ben due Laure… ed ovviamente io. Nel frattempo Mariuccia si è già avviata.

Il passo sostenuto di Fabio fa disperdere il gruppo in parte, i primi però su tentazione di Alberto di germano a prendere un caffè.

Laura tira dritto. Io, Laura S. e Roberto facciamo a meno del caffè. Roberto decide di ripartire. Attendiamo i caffeinomani e poi via tutti assieme.

Fabio riattacca con un passo deciso e io e Laura decidiamo di stare al suo passo, come domenica scorsa. Perdiamo il gruppo e incominciamo a goderci il saliscendi del percorso. Non passa molto che arriviamo al primo ristoro, al coperto, in un oratorio. Li troviamo l’altra Laura… si è presentata a basso profilo, ma corre e neppure così piano come lei dice.

Tempo di un tè e si riparte. Fuori intanto nevica sempre di più e man mano che abbandoniamo il paese il paesaggio si fa incantevole. La temperatura è bassa e la neve rimane attaccata agli esili rami della vegetazione locale.

Pochi chilometri e Laura passa avanti dettando il passo, Fabio inizia a zoppicare di colpo, nel frattempo raggiungiamo Roberto. Fabio soffre parecchio e decide di optare per il giro dei 10km assieme a Roberto.

A questo punto, come naturale, siamo tutti sparpagliati lungo il percorso… Resta la certezza che mancano una decina abbondante di chilometri, che all’arrivo troverò tutti di nuovo e che la mia compagna di corsa oggi è più in forma di me. Poco importa, alla fine ho caricato parecchi chilometri questa settimana. Stringerò un po’ i denti, tanto la compagnia è ottima.

Vengo ripagato da un paesaggio davvero suggestivo e dopo Albizzate persino la strada diventa talmente poco percorsa da essere innevata. Uno spettacolo, sembrava di correre in una foto in bianco e nero di autore. Staccava nel paesaggio solo la maglia rossa di Laura.

Iniziamo a sentire un po’ la fatica, il percorso comunque è molto mosso, qualche salita la camminiamo. Nonostante ciò, arrivati al secondo ristoro, per quanto ci si fermi per almeno cinque munti, non vediamo arrivare nessuna tartaruga. Per non prendere freddo ripartiamo.

Lo zucchero del tè mi fanno azzardare un allungo tra il 14 ed il 16 km, Laura non si tira indietro, anzi, al 16 km prende il comando lei è mi sfianca definitivamente.

Incontriamo sul percorso una strana patina di un non precisato idrocarburo che mi infastidisce, Laura mi aiuta a superare la nausea. Chissà da dove sarà arrivato quel liquido maledetto, speriamo non sia stata un pensata geniale per non far gelare la strada… alla faccia dell’ecologia.

Arrivo un po’ bollito, persino redarguito da Laura per non aver corso sino al cancello. Arriviamo e scopriamo di essere stati secondi solo ad Alberto sul percorso dei 21 km. Due chiacchiere con il ritrovato Fabio dolente e poi sotto una bella doccia calda. Esco dalla doccia e vedo arrivare il gruppone.

Mi resta solo una domanda… come mai non ho fatto caso ai cinque paesi, forse la neve mi ha distratto e tutto sommato mi sono sentito in mezzo a boschi più che paesi.

Tempo per un ristoro volante e scappiamo, oggi abbiamo reciprocamente un po’ di impegni per fermarci, ma la promessa è di fermarsi la prossima volta con Antonio dai nostri amici “cinqu e dieci” di Caronno.

Che belle sensazioni oggi, un po’ di fatica per quel che mi riguarda, ma paesaggio e compagnia hanno reso lo sforzo piacevole… come sempre.
Andrea Papini
 
BENTORNATA CRISTINA… alla Tapasciata!
Era da tanto che Cristina, non per suo volere, non veniva la domenica a correre con le Tartarughe.
Come al solito appuntamento in sede,questa volta, alle 7,10.
Arrivo con Antonio e vediamo che il primo gruppo è già li, Luca e Alberto, senza Elisa in fase di guarigione, Settimio,  Angela che non si è fatta scoraggiare dalla neve e Cristina che come dicevo era un po che mancava, a causa di problemi fisici e anche perchè sta preparando il GRANDE EVENTO della sua vita.
Adesso, però, aspettiamo anche la neo Tartaruga Flavio (suo promesso Sposo)…quando vieni????!!!!
Dopo poco ci raggiunge la futura Tartaruga Laura, Giorgio, Mariuccia con Luigi e Davide. Arriva anche Roberto, questa volta da solo, ma Paola dov’è????
Sabato sera mi manda un sms per chiedere se saremmo andati lo stesso, anche con la neve, quindi in un primo momento ho pensato che si è fatta cullare dal calduccio delle coperte, ma poi scopro che ha la febbre “Mi raccomando, Paola, guarisci presto!”
Dopo aver fatto l’appello, per non dimenticare nessuno, Tartapapà Roberto non è con noi, ha la partita di pallone della squadra che allena.
Partiamo alla volta di Sumirago, prima fermata alla rotonda di Saronno, dove ci aspetta Daniele, che per poco stavamo dimenticando, anche lui manca da qualche domenica.
A Sumirago incontriamo Andrea, Laura e Fabio,
Mancano:
Diego per motivi famigliari.
Vito, Jessica, Fiona, Giovanni e Maurizio forse si sono fatti scoraggiare dal tempo, nevica, ma una Tapasciata con la neve è veramente bella, molto suggestiva.
Ci cambiamo, anche la futura Tartaruga Laura, tutta contenta, può indossare la Tarta-maglietta.
Foto di rito sotto la neve, questa volta ne facciamo due…….va bene Paola???????
Si parte, è diventato quasi un rito ormai, fermarsi al bar, ma qualcuno non si accontenta solo di un caffè, vuole una vera colazione con cappuccino e briosch.
Oggi Antonio fa compagnia a Luigi, è costretto, suo malgrado, a camminare. Ogni tanto, anche se a malincuore, c’è bisogno di far riposare il corpo.
Volendo oggi poteva starsene a letto a gongolare, ma è più forte di lui, non riesce a stare lontano dalle Tartarughe!!!!!!!!!!
Io e Settimio decidiamo di correre insieme a Cristina che è incerta se fare la 14 o la 20 km ma quando si accorge che sono solo 10km e incitata da noi devia per i 20, speriamo che domani non ci mandi a quel paese visto che è da un pò che non corre un lungo e verso la fine è un pò stanca.
Sul percorso in molti riconoscono Cristina e la incoraggiano, qualche volontario della Tapasciata, ci offre addirittura un passaggio in macchina, dicendoci un “nessuno lo saprà mai”…non lo sanno che le Tartarughe arrivano sempre fino in fondo con le proprie gambe????????!!!!!! Non ci facciamo mancare neanche di sbagliare percorso, altrimenti che corsa sarebbe??!!
Manca mezzo km all’arrivo che squilla il telefono di Cristina, è Luca un pò preoccupato nel non vederci arrivare, nello stesso momento da una macchina in corsa una ragazza dal finestrino ci urla che risultiamo dispersi dal resto del gruppo.
Che bello correre di nuovo insieme a Cristina e ricordare i lunghi delle Tapasciate che abbiamo fatto insieme l’anno scorso, quando si allenava per la maratona prima quella di Parigi e poi Reggio Emilia.
Quando arriviamo è quasi tutto smontato, stavano andando via proprio tutti, ma la Tapasciata è bella proprio perchè chi rimane ultimo viene accolto come un eroe.
Ci mettiamo in macchina, questa volta squilla il mio telefono, è Angela, anche lei chiede informazioni della nostra sorte…
Anche oggi è andato alla grande grazie a tutte le Tartarughe…CIAOOOOOOOO
Antonietta Ferrara

Le Emozioni  Dimenticate della Domenica Mattina!

Un ritorno emozionante, con tutti gli ingredienti tipici di una domenica in compagnia delle tartarughe: la sveglia all’alba, il ritrovo a Caronno, le chiacchiere prima della partenza e la foto di gruppo!!!

Una delle frasi che mi risuonano in testa e quella di Settimio alias Sette, alle 7 del mattino (che coincidenza!!!) nel parcheggio a Caronno prima che arrivassero tutti gli altri:”Che bello vederti qui la Domenica mattina..”

Le tartarughe non lo sanno ma mi sono mancate tanto anche loro!!

Pian pianino arrivano tutti: che delusione, manca all’appello la Paldi, non riusciamo mai a trovarci!!

Il tempo di organizzarsi dividendosi tra le diverse auto e si parte alla volta di Sumirago: oggi la tapasciata si terrà nella provincia di Varese!
Durante il tragitto Antonio continua a ripetermi: “Cristina, hai fatto nevicare oggi!!!” Il vice Presidente si riferisce al fatto che dopo 8 mesi rispondo anch’io all’appello domenicale!!

In effetti la neve scende abbastanza sostenuta e all’arrivo si presenta un paesaggio imbiancato!

Un’altra delusione: oggi manca anche il mio amico Diego, alias Cappellano…

Il tempo di alcune parole e della foto di gruppo (ma quanti siamo?!? e quanto siamo belli?!?)e iniziamo, chi a correre e chi a camminare…dopo nemmeno un km ci ritroviamo a bere il caffè in un bar sulla strada: non è cambiato nulla!!!

Bevo il caffè in compagnia di Antonio, Settimio e la Campionessa e quando usciamo partiamo tutti insieme a parte Antonio che oggi cammina su consiglio del grande Lucio…

Forse avrei fatto bene anch’io a camminare e invece mi faccio rapire dall’entusiamo della Campionessa che mi coinvolge nei 20km..di corsa!!!

Alla prima salita subito mi rendo conto quanto sia fuori forma: Sette e la Campionessa mi lasciano un po’ indietro ma non mi abbandonano facendo un po’ avanti e indietro per venire a recuperarmi!

Al primo ristoro la Campionessa nota l’impazienza di Sette che “scalpita” per sciogliere le gambe! La campionessa allora lo invita ad andare e di non preoccuparsi che sarebbe stata lei con me!

Dopo esserci rinfrancate con un po’ di te caldo ripartiamo!

Avevo dimenticato il piacere delle chiacchiere con la Campionessa: sono affaticata ma felice!! Sentirsi dire poi che Le sono mancata mi riempie il cuore di gioia: anche Lei mi é mancata, ma non sono in grado di esprimere quanto!

Durante il tragitto incontriamo diversi volontari che si offrono di portarci al traguardo in risposta alla mia domanda in toni sconsolati: “Quanto manca?!”
Continuo a scusarmi con Antonietta per averla “costretta” a fare una “corsa semi camminata”! E lei in tutta risposta mi fa capire che è solo un piacere questa Domenica!

Ad un certo punto esclamo: “Ma non ci sono più ristori?”, e improvvisamente dietro l’angolo appare il banchetto con il tè e il pane e marmellata! Scambiamo due parole con i volontari e ripartiamo . Prese dalle nostre chiacchiere e dalla pausa piacevole non ci accorgiamo delle frecce gialle indicatrici del percorso e prendiamo una strada errata!! Alla prima rotonda ci rendiamo conto di aver sbagliato e dopo vari tentativi (il mio senso d’orientamento è pari a zero!) Antonietta decide di tornare al ristoro per capire dove c’è stato l’intoppo: capiamo che la distrazione è avvenuta ripartendo proprio da li!I volontari non ci hanno fermate perché hanno pensato volessimo accorciare, ignari di rivolgersi alla campionessa della Nove Colli che per “accorciare” intende solo fare il rimesso ai pantaloni dell’Antonio!!!

Ormai arranco: non sento né gambe nè piedi né ginocchia e riesco solo a camminare ma ormai siamo quasi alla fine…Mentre incrociamo una macchina da cui sbuca una signora che esclama:”Ecco le tartarughe, vi hanno date per disperse!!” suona il mio telefono: é Luca che si accerta che sia tutto a posto!

Arriviamo al traguardo: siamo tra gli ultimi ma non è un problema perché lo staff fiasp aspetta fino all’arrivo dell’ultimo corridore! Antonio, Luca e Sette ci stanno aspettando al ristoro: il tempo di bere un goccio di tè e ripartire alla volta di Caronno!! Notevole la premura di tutti che si preoccupano del mio stato: arrivano messaggi e mail anche il giorno dopo !

Grazie a tutte le Tartarughe e un grazie speciale alla Campionessa senza la quale sarei ancora per le strade della provincia di Varese!!!

Cristina Fregnan