ACQUA,TERRA,CIELO

28 Aprile 2013 at 21:47
28.04.2013
ACQUA,TERRA,CIELO – Robbiate (LC)

 

In questi giorni di acqua….tanta acqua…quale miglior tapasciata di quella di Robbiate?
Già, perché per lunghi tratti questo percorso “nuovo” -per noi Tartarughe- si è snodato lungo l’argine lecchese dell’Adda.
Il fiume lombardo ha offerto un tripudio di verde smeraldo, cascate, correnti vorticose, dighe e cicogne che hanno allietato, più della rigida temperatura, i podisti accorsi, severamente sorvegliati dalle cime del Resegone.
Personalmente era tempo che volvevo visitare questi sentieri scavati dal fiume e immersi nel verde del parco dell’Adda (www.parcoaddanord.it), incuriosito anche da una notizia che mi è giunta tempo addietro: il FAI –Fondo Ambiente Italiano- ha inserito le dighe sull’Adda nell’elenco dei “Luoghi del cuore” (www.iluoghidelcuore.it); una sorta di elenco dei posti che meglio identificano la nostra memoria “ambientale”collettiva.
Ritenevo in contrasto questi elementi da una parte….le dighe…le colate di cemento…le turbine…dall’altra, il verde dei boschi e del fiume stesso.
La tapasciata di Robbiate mi ha fornito, invece, la prova che tanto gli argini quanto i muraglioni delle dighe si sono fusi col frusciare della corrente del fiume in maniera davvero unica; una bella scoperta, insomma, per me e per gli altri accorsi in quei luoghi.
Secondo i numeri degli organizzatori, per altro, gli accorsi sono stati circa 1600…un discreto numero per una  tapasciata “fuori” dai soliti circuiti. E fuori anche dai nostri radar. O meglio…dal nostro “uomo-radar” che, causa omonimia topografica, aveva intenzione di portarci da tutt’altra parte!!!
Alla fine, comunque, nessun danno e nessuna beffa…solo un minimo ritardo sulla tabella di marcia che ci ha comunque permesso di viaggiare all’interno del gruppone dei tapascioni della domenica: bilancio positivo, insomma, per questa new entry del nostro calendario 2013!
Bilancio reso quasi più ricco dalla “casualità” che in qualche modo ci ha guidati fino alle sponde del fiume verde.
Al termine della corsa c’è stato spazio anche per una spesa contadina, ahimè non documentata: uova, vino e formaggi sono stati “saccheggiati” anche dai nostri impavidi portacolori. A chi cercasse nuovi stimoli per aggiungersi alle nostre comitive, si sappia, è concesso anche questo.
Luca Terruzzi