37° Cross Olgiatese/21° Maratona del Confine

21 Aprile 2014 at 18:48
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21.04.2014
37° Cross Olgiatese/21° Maratona del Confine
Olgiate Comasco (CO)

Lunedi dell’Angelo 6 del mattino, fuori piove, sono tentato di rimanere a letto… mi alzo, Fiona si alza e ci prepariamo per la corsa. Una leggera colazione, discussione sul vestiario:  piove ma non fa freddo quanto ci copriamo?

Finalmente si parte in direzione Olgiate Comasco per la “ Maratona del Confine”.

Ho voglia di fare questa corsa primo perchè, in vista della maratona di Rotterdam, che si è tenuta  domenica scorsa, è da un mese e mezzo che non corro sui sentieri, poi ho un bel ricordo di questa corsa, per me la più bella del circuito domenicale presente nel calendario delle tartarughe.
A causa della pioggia e delle feste pasquali non c’è l’affollamento che mi sarei aspettato e che si meritavano gli organizzatori, tra cui Gianni ed Anna che hanno collaborato attivamente anche nel tracciare il percorso ma va bene così,i presenti sono tutti motivati.
Arriviamo, parcheggiamo  e intravvedo subito le Tartarughe già arrivate, ci scambiamo i saluti, quattro chiacchiere ed un caffè in attesa dei ritardatari, alla fine saremo più di 20, un bel numero.

Visto la lunghezza del percorso abbiamo tutti fretta di partire e per questa volta niente foto.

Breve tratto sull’asfalto e poi a sinistra sullo sterrato, i boschi poco più avanti ci aspettano,mentre una leggera pioggia ci bagna senza infastidire.
Iniziano subito le salite che non ci abbandoneranno mai per tutto il percorso, anche se intervallate da tratti pianeggianti, alcune impegnative, altre più dolci ma adatte a tenere desta l’attenzione.
Un percorso nervoso da affrontare con rispetto e la giusta dose di aggressività. All’inizio corro con Fiona ed Edo, perdo subito di vista i più veloci: Diego, Lucio, Maurizio e Guido.
Poco dopoi vengo affiancato da un folto gruppo di tartarughe tra cui Laura, Fabio e Andrea che allungano quasi subito, mentre con gli altri stiamo assieme ancora un po’ scambiando due chiacchiere su trail da organizzare; ci fermiamo ai ristori e ripartiamo. Mi sento bene, solo un po’ stanco ma contrariamente alle avertenze di cui prima parlavo, affronto senza rispetto il percorso e mi lancio in qualche salita con una sicumera eccessiva rispetto
alle mie reali possiiblità. Presto il percorso mi avrebbe presentato il conto!
Stacco Edo e Fiona (non di molto) e arrivo al ristoro dei 18° km. qui ci ricongiungiamo con Giorgio, Luca e Daniele. Prendo la direzione dei 35 con Fiona che mi stacca quasi subito, ho le gambe dure e un po’ di dolori inguinali, quelli che periodicamente mi vengono a trovare, un po’ rallento e un po’ accellero, continuerò così fino alla fine della corsa. Penso: avrei dovuto fare un tragitto più corto, ma cancello subito il dubbio.
Non ho nessuna fretta e avendo scelto una distanza la voglio finire nel migliore dei modi.

Mi affiancano Antonietta ed Antonio, e proseguiamo assieme. Non è la prima volta che loro due o uno di loro a turno mi affianca e mi accompagnano nella corsa. A me fa piacere e apprezzo molto il loro gesto, anche se mi spiace frenarli nel loro allenamento.
Antonietta si stacca in avanti e poi ritorna, alla fine avrà fatto 7/8 km in più di quelli previsti dal percorso. Antonio va e viene anche lui, si attarda e mi riprende, ammiriamo i panorami, il verde dell’erba bagnata e il traguardo finale si avvicina.
Antonio e Antonietta, con la loro grande disponibilità,che dimostrano in ogni occasione, incarnano lo spirito delle TDK, un associazione dove tutti trovano spazio dai camminatori agli ultratrailer delle alpi o del deserto. Antonietta poi che da due anni è la vincitrice e detentrice del record femminile della nove colli, palmares di tutto rispetto, non si è mai atteggiata a superatleta, incoraggia e aiuta tutti, non l’ho mai sentita criticare qualcuno.
Finalmente si arriva al traguardo, alla fine i km. sono 30 circa.
Salutiamo Anna, che aiuta nell’organizzazione, faccio una breve sosta al ristoro finale.

Poi via verso casa con le gambe dure e la testa leggera, vera degna conclusione di una corsa.

Giovanni