UNA PASSEGGIATA SUL CORNIZZOLO – domenica 4 gennaio 2015

4 Gennaio 2015 at 9:13

La tecnologia, il gruppo su Whatsapp.. che ideona ragazzi!

 

 

Diego invia un messaggio al gruppo “Tartarughe della Kirghisia”.. “chi ha voglia di fare un giro sul Cornizzolo?”… tempo 30 secondi e i messaggi si sono susseguiti coinvolgendo un bel gruppo assortito compresa me … la tartaruga piu’ lenta…..dato che il gruppo è diretto da un “PTLLOMANE” come Diego. Il nostro Sceriffo: la stella è ben in evidenza sullo zaino!

Appuntamento alle ore 6.30 al parcheggio di Manera..dove ci aspettano Diego e Lucio.

Aspettiamo i due amici inseparabili, Massimo e Luca che arrivano puntuali ma si accorgono di aver lasciato lo zaino , devo ritornare a casa, ci raggiungeranno.

Si intravede la luna nel cielo ancora buio… la gente dorme , si sta godendo le ultime giornate di festività natalizie, mentre noi siamo in macchina direzione Cornizzolo.

Il nostro autista d’eccezione è Lucio il nostro TartaIng… riesce ad essere professionale anche durante le gite come questa. Sempre composto, sorriso ben delineato, accenna di aver un po’ freddo.. ma si ricompone subito allo sguardo di Diego che invece con zaino a spalle è già con il pensiero in cima al Monte…

Sono complici il TartaSceriffo e il TartaIng che ha piena consapevolezza che affrontare la PTL sarà dura ma con l’esperienza di Diego riuscirà a portarla a termine.

Il Cornizzolo è una delle salite piu’ impegnative del Triangolo Lariano, ma la fatica viene ripagata con spettacolari panorami sulla Brianza. La salita inizia per una ripida strada asfaltata che subito si spiana dopo il passaggio dalle ultime case ed ecco che il sentiero inizia a salire dolcemente ma subito dopo con pendenze che “fanno male”.

Inizio a farmi mille domande… perché ho deciso di partecipare, perché devo far aspettare il gruppo, Diego sarà già arrivato in cima…

Alzo gli occhi timidamente per vedere dove sono arrivati gli altri…

C’è Luca, dolorante ad un ginocchio, c’è Daniele, che affronta le salite come le sue corse su strada, cambiando “rapporto” alle sue gambe per tentare il tempo!

Alberto, indiscusso atleta di altri tempi, riservato, timido , che vedremo alla fine della salita perché le sue gambe vanno… è un campione.. affronterà prossimamente un ultra Trail in Sardegna… è pronto non ci sono dubbi!

Antonietta, la nostra Campionessa, sempre sorridente affronta il percorso prima dall’asfalto, poi si aggrega al gruppo e senza difficoltà sale, sale, affrontando anche il vento che è talmente forte che la spinge in direzione opposta…

Antonio, la nostra guida turistica…sempre attento a non perdere nessuno tra le montagne,mi descrive ogni montagna del panorama, le chiama tutte per nome, mi fa notare che si intravede anche Milano, il Duomo…

E’ incredibile come in cima puoi ammirare tutto questo. .La fatica e sudore riciclano le sensazioni negative che ho provato nel salire trasformandole in sentimenti positivi, gioiosi, sani.

Vito mi aspetta da bravo e paziente marito, responsabile di avermi convinto a partecipare.

Mi consola, quando dico che a causa mia siamo in ritardo sulla tabella di marcia..

Diego ci aspetta sempre in cima..

E’ il super visore del gruppo … il nostro gruppo…

Il suo sorriso è un ECO della libertà, della pienezza, del sentimento puro di convivialità..

E’ contento di averci coinvolto inserendo nel nostro cuore un pezzetto di positività: la connessione concreta con l’esistenza!

Il vento è molto forte, ti sfida. Ma è la prima volta che lo ascolto… è un rumore delicato, non fa male, ti spinge , ti aiuta a salire mentre il sudore nonostante il freddo , aumenta..

Passo dopo l’altro, le gambe alternano ritmi veloci a ritmi lenti. Le scarpe appoggiano bene sul suolo per non inciampare, senti i battiti del cuore, le foglie degli alberi che sbattono, il gelo che ti raschia la faccia ma il tuo corpo emana calore e respinge il freddo…

Incomincio a divertirmi.

I continui cambiamenti di traiettoria, gli improvvisi cambiamenti di pendenza, gli occhi che mi lacrimano ; ma non ho la possibilità di asciugarmeli, devo allinearmi al gruppo..

Arrivo alla Croce.. il paesaggio è spettacolare…la Brianza è meravigliosa dall’alto! Le pendici che fino a poco prima vedevo in lontananza, adesso sono sotto i miei piedi, la sensazione di euforia mi fa dimenticare tutto ciò che è successo prima e mi dà la forza per proseguire in discesa.

Iniziamo a scendere: cerco di rilassare la tensione a braccia e gambe e lascio lavorare la forza di gravità, devo solo mantenere equilibrio e concentrazione.

Il timore di cadere, di scivolare è condiviso da piu’ persone del gruppo…

In tale contesto impari a conoscere meglio il tuo corpo, le proprie sensazioni, e a superare, come d’incanto, tutti quelli che si ritengono essere i propri limiti perché anche gli altri provano le stesse emozioni, oltre ad apprezzare e riscoprire il nostro vero mondo, la natura!!!

Il percorso in discesa è misto: affrontiamo grossi sassi franati dalla montagna, poi parti più erbose e sterrate. Il dislivello è impegnativo , scendiamo gradualmente.

Adesso il caldo inizia a farsi sentire

“ Atterriamo nella realtà” a mezzogiorno… vediamo gente sul lungo lago che cammina, passeggia, corre, chiacchiera… c’è un bellissimo cielo azzurro che accoglie i raggi del sole che riflettono sulle acque del lago.

Anche noi ci ricongiungiamo, chiacchieriamo, sorridiamo, soddisfatti della nostra prima uscita 2015..

Grazie Vito per la quotidiana pillola di positività che mi fai ingerire.

Grazie Diego, per avermi aspettato con pazienza.

Il tuo messaggio è stato molto chiaro: il trail running lo deve fare chi ama sentirsi libero affrontando un viaggio fisico e interiore…

Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi” – Rita Levi Montalcini-

Jessica

jessica